EM Library Intro

ENG

#EMLibrary is a new video series on the books belonged to Eliseo Mattiacci. Starting from the 60s, for over 50 years, Mattiacci collected, purchased, stole, carried with him during the various movings, books of the masters he admired, exhibition catalogues of his fellow artists and friends, guidebooks of the places he loved, and publications dedicated to those themes that became recurring in his practice. Rather than being much of a reader and a booklover per se, Mattiacci marked these books, pages have been folded, and signs were inserted to bookmark those images that represented part of the direct and indirect visual reference assets of his work. On a regular basis, Studio Eliseo Mattiacci will publish a video teaser on a different library core-spanning from Modern Art History Masters to Contemporary ones, from Classic Greece to Egyptian Monuments, from Pre-Columbian Cultures to Native Americans one, from Volcanos to the Atlas of the Universe -associated with a specific work by the artist, and every time accompanied by words from a different curator, scholar, art-critic and author. EM Library consists of over 1500 titles, that the Studio is now in the process of building an inventory of, willing to make them soon available for consultation and study, in order to ignite the focus on Eliseo Mattiacci’s work from a new and unpublished perspective.

ITA

#EMLibrary è una nuova serie di video sui libri appartenuti a Eliseo Mattiacci. A partire dagli anni '60, per oltre 50 anni, Mattiacci ha raccolto, acquistato, rubato, portato con sé durante i vari spostamenti, libri dei maestri che ammirava, cataloghi di mostre dei suoi colleghi artisti e amici, guide dei luoghi che amava e pubblicazioni dedicate a quei temi che diventavano ricorrenti nella sua pratica. Più che essere un lettore e un amante dei libri in sé, Mattiacci ha segnato questi libri, le pagine sono state piegate e sono stati inseriti dei segni per segnalare quelle immagini che rappresentavano parte del patrimonio di riferimento visivo diretto e indiretto del suo lavoro. A cadenza regolare, lo Studio Eliseo Mattiacci pubblicherà un video teaser su un diverso nucleo della biblioteca - che spazia dai Maestri della Storia dell'Arte Moderna a quelli Contemporanei, dalla Grecia Classica ai Monumenti Egizi, dalle Culture Precolombiane a quelle dei Nativi Americani, dai Vulcani all'Atlante dell'Universo - associato a una specifica opera dell'artista, e ogni volta accompagnato dalle parole di un diverso curatore, studioso, critico d'arte e autore. La Biblioteca EM è composta da oltre 1500 titoli, di cui lo Studio sta costruendo un inventario, con la volontà di renderli presto disponibili per la consultazione e lo studio, al fine di accendere l'attenzione sull'opera di Eliseo Mattiacci da una prospettiva nuova e inedita.

video by Marco Morici

 

EM Library #01

Pre-Columbian Civilizations // Sette corpi di energia [Seven Bodies of Energy], 1973, 7 cast aluminum oak tree cores, stone statuette of the deity Xochipilli (Aztec god flowers)

ENG

The energy of primary materials, the body-performance and the concept of space are joined to reactivate fragments of pre-Columbian myths that embrace the human ritual relationship with the cycles of nature. It’s the playful magic of the object trouvé from a Parisian antiques market, the plasticity of a mask, the ambiguity of the aluminum cast taken from oak souls. In the context of the declining Hippie culture, the Aztec God of Flowers invokes a regenerative blooming and leads Mattiacci’s work towards the solar cycle, in the harmony of a cosmic order that he never ceased to explore.

ITA

L’energia dei materiali primari, il corpo in scena e il concetto di spazio si uniscono a frammenti riattivatori dei miti precolombiani o alla relazione rituale con i cicli della natura: ora è la magia ludica dell’object trouvé scovato in un mercato parigino, ora è la plasticità della maschera, ora è l’ambiguità del calco tratto da un’anima di quercia. Nel contesto della declinante cultura hippie, il dio dei fiori della civiltà azteca invoca una prodigiosa fioritura e riconduce l’opera di Eliseo Mattiacci al ciclo solare e alla danza degli astri, nell’armonia di un ordine cosmico che l’artista non ha mai cessato di sondare.

Sara Fontana

video by Marco Morici

sound by AIC

 

EM Library #2

 Pablo Picasso // Scultura stratosferica [Stratospheric Sculpture], 1986, iron, copper and brass spheres, lead pellets

ENG

“He loved boxers as well as clowns”. This is what Fernande Olivier says about Pablo Picasso in the book she wrote about the period in which they lived together in Paris in the early 1900s. Underlined with a pencil by Eliseo Mattiacci, the sentence witnesses his deep interest in Picasso, which he cultivated collecting 15, among books and catalogues, about his life and work. The physical strength of the boxers and the irony of the clowns certainly appealed to the Italian artist, too, and both maybe at the basis of the great admiration that he had for the Spanish artist. While reading the words by Guillaume, Olivier, Penrose, Berger, Baldassari, among others, we wish we could fly to Paris at the Musée Picasso – a place where Mattiacci never forgot to pay a visit when he was in the French capital – and come out with our own portrait of him, his life and his work. Picasso’s lesson can be traced in “Scultura stratosferica”, 1986, in which the rigor of the idea rules the process of the creation giving birth to classical forms expressed with industrial materials. A vision born from a sincere energy, in which Picasso’s and XX century art reverberates.

ITA

“Amava i pugili quanto i clown.” Questo scrive Fernande Olivier di Pablo Picasso, nel libro dedicato al periodo in cui vissero insieme a Parigi all’inizio del ‘900. La frase, sottolineata a matita da Eliseo Mattiacci, testimonia il suo interesse per Picasso, alimentato raccogliendo 15 pubblicazioni, tra libri monografici e cataloghi di mostre, dedicati alla sua vita e alle sue opere. La forza fisica del pugile e l’ironia del clown costituivano sicuramente un’attrazione anche per l’artista italiano, e forse il binomio è alla base della sua grande ammirazione per l’artista spagnolo. Leggendo le parole, tra gli altri, di Guillaume, Olivier, Penrose, Berger, e Baldassari, si viene colti dal desiderio di volare a Parigi al Musée Picasso - un luogo che Mattiacci non dimenticava mai di visitare nella capitale francese - e ritornare con il nostro personale ritratto dell’uomo e dell’artista. La sua lezione si può rintracciare in “Scultura stratosferica”, 1986, in cui il rigore dell’idea governa il processo di creazione, dando vita a forme classiche espresse attraverso materiali industriali. Una visione nata da un’energia autentica, in cui riecheggiano l’arte di Picasso e quella del XX secolo.

Francesca Cattoi

video by Marco Morici

sound by AIC

 

EM Library #3

Renaissance // Equilibri precari quasi impossibili [Almost Impossible Precarious Balances], 1991, corten steel, iron, permanent magnet

ENG

Mattiacci's books witness a research that expands from the local (Montefeltro, Urbino, Laurana, Francesco di Giorgio Martini) to the global (Perspective), from the cosmic (Golden Proportions and Mathematical Models, from Pacioli and Piero della Francesca to Galileo and relativity) to the universal (the language of science and the language of art, music and astronomy). Renaissance curiosity and romantic inspiration, Pico della Mirandola and Leopardi. The artist, born in the Italian region of Marche, wanted to give the world his ideas of the cosmos, continuing a journey of discovery and wonder within Nature and the Universe that is shared by Lucretius and Galileo Galilei, Giacomo Leopardi, and the alchemist-astronomers of the East and West. With his sculpture Equilibri precari quasi impossibili [Almost Impossible Precarious Balances], 1991, Mattiacci achieved a classic measure, a perfect combination of materials, structures and symbols.

ITA

I libri di Mattiacci testimoniano una ricerca che si espande dal locale (Montefeltro, Urbino, Laurana, Francesco di Giorgio Martini)  al globale (la Prospettiva), al cosmico (Proporzioni auree e modelli matematici, da Pacioli e Piero della Francesca a Galileo e la relatività ) fino all' universale (Il linguaggio della scienza e il linguaggio dell’arte, la musica e l'astronomia). Curiosità rinascimentale e ispirazione romantica, Pico della Mirandola e Leopardi. L'artista, nato nelle Marche, ha trasmesso al mondo la sua idea di cosmo, proseguendo un percorso di meraviglia e scoperta della Natura e dell'Universo che accomuna Lucrezio e Galileo Galilei, Giacomo Leopardi e gli alchimisti-astronomi d'Oriente e d'Occidente. Con Equilibri precari quasi impossibili (1991) Mattiacci ha raggiunto una misura classica, una perfetta combinazione di materia, struttura e simbolo.

Sergio Risaliti

video by Marco Morici

sound by AIC